Rivista 1/2012 - Anno XXIV - Gennaio/Marzo
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Editoriale di Antonio Iodice
Nel corso del 2011 l’Istituto di Studi Politici “S. Pio V” ha dedicato grande attenzione alla ricorrenza del 150° anniversario dell’Unità d’Italia, celebrato attraverso una lunga serie di ricerche, pubblicazioni e iniziative seminariali. Nel primo numero del 2012 della Rivista di Studi Politici intendiamo portare a compimento tale lavoro presentando nel “Focus” due saggi, entrambi parte di una più complessiva opera di ricerca, nei quali viene analizzato il ruolo dell’insegnamento della religione cattolica all’interno del sistema scolastico italiano. I saggi, ad opera di Di Pol e di Claudia Ciotola, hanno il merito di affrontare un tema molto complesso – oggetto nel corso dei decenni di considerazioni di natura politica, filosofica e giuridica molto diverse tra loro – fornendo un’analisi in grado di raccogliere gli aspetti legislativi della questione e di inserirli nel più ampio contesto politico e culturale che ha caratterizzato la storia dell’Italia dalla sua unità ad oggi. Non manca, nell’analisi dei due autori, un attento studio dell’evoluzione dei rapporti tra lo Stato italiano e la Santa Sede, elemento fondamentale per comprendere il contesto politico entro il quale il tema dell’insegnamento della religione cattolica è stato dibattuto nel corso degli anni. Lo sguardo si rivolge poi oltre i confini italiani nella rubrica “Europa”, all’interno della quale viene ospitato un interessante saggio di un giovane studioso, Gabriele Salini. Nel suo studio Salini ripercorre la storia della Repubblica Democratica Tedesca, concentrandosi in modo particolare sul rapporto tra gli intellettuali della Germania Est e il regime comunista. Un saggio interessante che guarda alla storia dell’Europa del Novecento da un’angolazione senza dubbio originale. Nella rubrica “Mediterranei” è ancora l’Europa al centro dell’attenzione. Il saggio di Adriano Cirulli analizza una delle pagine più buie della Spagna contemporanea, quella della lotta armata dell’indipendentismo basco. Nell’interessante saggio l’Autore analizza l’evoluzione della lotta armata nei Paesi Baschi, dalla sua nascita sino a quello che egli stesso definisce “addio alle armi”. Un saggio che ha il pregio di inserire il fenomeno della violenza armata nei Paesi Baschi all’interno del contesto socio-politico della Spagna degli ultimi 70 anni. Nella rubrica “Incontro di Civiltà” Giuseppe Acocella presenta un tema di grande interesse e di estrema complessità, quello della relazione tra le religioni e il diritto. Con il suo saggio egli ci pone davanti a una questione di fondamentale importanza, ovvero se il cristianesimo, in quanto fede non totalizzante, sia in grado “ […] di contribuire a creare le condizioni ideali per la recezione delle istanze morali di provenienza religiosa in un mondo secolarizzato, senza rischi né di espulsione della fede in Dio dalla vita pubblica, né di inattuali ritorni teocratici”. Il rapporto tra la religione cristiana e quella musulmana è invece oggetto dello studio presentato da Maria Rosaria Piccinni, nel quale l’Autrice presenta il dialogo interreligioso come un elemento necessario alla realizzazione dei processi di pace e alla promozione della centralità della dignità umana. Chiude il numero il saggio di Carmine De Angelis nella rubrica “Società”. Nel suo lavoro l’Autore affronta il tema dell’ordinamento sportivo nei suoi aspetti giuridici sia a livello nazionale che a livello comunitario.
Articoli
- Editoriale
- Sistema scolastico italiano e insegnamento della religione cattolica dal Risorgimento ai primi decenni del Novecento
- L’insegnamento della religione cattolica dal fascismo ad oggi
- Gli intellettuali e la Ddr
- Addio alle armi. Evoluzioni del ruolo della violenza nel movimento indipendentista basco
- Religione e diritto
- Il dialogo tra islam e cristianesimo come strumento di promozione dei diritti umani nella società multiculturale
- L’autonomia mancata. L’ordinamento sportivo tra riconoscimenti e disconoscimenti
- Sullo scaffale